Le Low Frequency (Onde Lunghe)
Le Low Frequency sono tutte quelle frequenze comprese tra i 30 ed i 300 kHz, anche se questa gamma è ampia meno di 300kHz ce n’è da parlare: delle sue caratteristiche, tecniche di ascolto, e stazioni che è possibile ascoltare.
Talvolta viene approssimativamente identificata erroneamente con il termine “Onde Lunghe”, ma in realtà però questa definizione si riferisce alla banda di diffusione commerciale tra gli tra 148,5 e 283,5 kHz che è appunto compresa nelle Low Frequency.
Non è una gamma facile da ascoltare: tanti apparati che siano ricevitori o ricetrasmettitori, di fatto “coprono” queste frequenze ma non sono proprio ottimizzati per esse, e le antenne classiche (dipoli o verticali) dovrebbero essere veramente enormi per potere ricevere discretamente, per tanto spesso si utilizzano antenne dal principio di funzionamento un po’ diverso dalle classiche filari Hertziane, ossia le antenne magnetiche o le antenne attive, nei successivi paragrafi introdurrò le antenne per la sola ricezione.
Le LF, abbreviazione di Low Frequency, vengono riflesse dalla Regione D della ionosfera, ad un altitudine compresa tra i 50 e gli 80km, le “ore piccole” sono senza dubbio il momento migliore per ricevere al meglio queste frequenze ed il periodo invernale è forse quello migliore tra le quattro stagioni dal punto di vista del rumore di fondo.
I servizi radio presenti in LF sono molteplici:
- il principale servizio, forse il più conosciuto, è la banda di diffusione commerciale delle onde lunghe, utilizzata solo in Europa, oramai le emittenti sono rimaste in poche, vorrei citare quelle che in Italia arrivano meglio: 198kHz di BBC radio 4, 225kHz di Polskie Radio, 171kHz di Radio Medi 1 e 153kHz di Radio Romania Actualitati, comunque nella pagina dedicata di questo sito c’è un elenco completo.
L’unica stazione trasmittente in Italia operante sulle onde lunghe era a Caltanissetta ed è stata utilizzata dalla Rai sulla frequenza di 189 kHz fino a quando questo trasmettitore è stato spento nell’agosto 2004. - Radiofari aeronautici non direzionali, denominazione ufficiale NDB, not directional beacon, trasmettono in modulazione di ampiezza a partire da 280kHz fino a 500kHz circa, in alcuni casi anche intorno al MHz, si estendono quindi anche in onde medie; per approfondire vai alla pagina specifica presente su questo sito.
In Italia ce ne sono ancora diversi nei principali aeroporti, ma dalla fine del 2021 è in corso un piano di spegnimento e dismissione di numerosi radiofari NDB italiani “minori”, in quanto ormai scarsamente utilizzati e costosi da mantenere. Gli enti italiani di aviazione civile ed assistenza al volo, rispettivamente ENAV ed ENAC hanno pubblicato il “Piano Nazionale PBN” (Performance Based Navigation), al fine di rendere indipendenti gli aeromobili dagli ausili di terra (NDB, VOR, ecc) sostituendoli con altri ausili alla navigazione più moderni, tecnologici ed efficienti basata su segnali satellitari ed il risparmio economico, sia dal punto di vista della manutenzione delle infrastrutture che risparmio di carburante. - Stazioni di tempo e frequenza campione, più che altro stazioni di tempo, ne abbiamo diverse, la famosa DCF77 dalla Germania che ci “regola” tutti gli orologi radio controllati che abbiamo in casa, trasmette con 50kW da Francoforte sulla frequenza di 77,5kHz, la portata del segnale è di circa 1900 km di giorno e 2100 km di notte. Arriva discretamente anche la svizzera HBG sui 75kHz con 20kW di potenza.
Se volete approfondire, c’è il link alla pagina di questo sito con tutte le info. - Sistemi di telecontrollo (tele-switch) come ad esempio HGA22 sui 135.6kHz dall’Ungheria.
Le antenne che consiglio sono o le loop magnetiche, o le antenne attive, dicono che va molto bene la famosa Mini-Whip (io mai provata), ma anche l’altrettanto famosa MLA-30 che ho personalmente ed anche recensito, vedi link per tutti i dettagli. E’ possibile utilizzare anche antenne in ferrite di recupero da vecchie radio portatili, però cosi come per le loop magnetiche anch’esse sono antenne sintoniche, ossia devono essere accordate sulla frequenza alla quale si intende ricevere, qualora le si recuperino da vecchi ricevitori consiglio di non sbobbinarle ma tenere l’avvolgimento e connetterle alla presa d’antenna della radio mediante una capacità variabile, sarebbe opportuno misurarle con un analizzatore vettoriale VNA.
Su Amazon sono disponibili numerosi libri sulla teoria e progettazione di antenne per radioascolto, in qualità di affiliato Amazon riceverò una percentuale in caso di acquisto dal link indicato.
Siti di riferimento
https://it.wikipedia.org/wiki/Low_frequency
https://it.wikipedia.org/wiki/Onde_lunghe
RADIO WAVES below 22 kHz è un sito che si occupa di documentare le esperienze sotto i 22 kHz, redatto da Renato IK1QFK.
La lunga notte dei radiofari, è un articolo di IK0XCC che tratta l’ascolto dei radiofari aeronautici NDB.
https://www.mwlist.org/vlf.php