Guide e tutorial

Imparare l’alfabeto Morse e la telegrafia

Inviare e ricevere i messaggi in alfabeto morse è una delle ambizioni del radioamatore e radioascoltatore SWL. Imparare la telegrafia è un grande passo e tra l’altro non semplice, ed una volta imparata è necessario fare tanta pratica per poterla utilizzare al meglio e mantenere l’orecchio allenato.
Questa guida spiegherà quale è il miglior modo di iniziare a ricevere e a trasmettere poi in telegrafia.

Personalmente ritengo essere necessario imparare prima ad essere buoni operatori in fonia, di conoscere il gergo radio, amatoriale e professionale, quindi tutte le abbreviazioni e sigle, ad esempio BK, SK, AR, CQ DE, eccetera; in modo da avere già dei concetti in mente ed evitare di avere dubbi sulla correttezza del messaggio ricevuto.

Il fattore umano è un grande aiuto e motivazione, se gia si è in possesso di patente da radioamatore e si ha gia un amico anchesso intenzionato ad imparare, esercitarsi insieme a trasmettersi brevi messaggi reciprocamente, dopo essersi allenati prima un po’ da soli, velocizzerà e darà un po’ più di vivacità all’apprendimento.

Le nozioni scritte su questo articolo sono state tramandate a me da due radioamatori molto esperti in telegrafia, a cui vorrei dedicare questa pagina. Sono, in ordine cronologico in cui li ho conosciuti: Massimo IKØZTB e Marco IKØDWN.

Questo articolo è in evoluzione e soggetto a revisione.

A chi interessa solo ricevere, come ad esempio gli SWL, può saltare la parte della trasmissione.

La ricezione

Ricevere dei messaggi morse può sembrare la parte più difficile da imparare, sia perchè all’inizio richiede molta concentrazione ed assenza di rumori e distrazione, sia perchè la velocità di trasmissione della stazione che stiamo ascoltando può essere troppo veloce rispetto alle proprie capacità acquisite. Gia dopo qualche giorni di allenamento la ricezione inizierà a spaventare di meno e dopo un po’ più di tempe, essere anche meno impegnativa della trasmissione.

Il metodo Koch

Uno dei metodi più validi per imparare a ricevere in telegrafia è il metodo Koch che consiste nell’apprendimento graduale di gruppi di lettere di difficoltà sempre crescente fino ad arrivare alla ricezione di lettere e numeri senza fatica.
Un programma che è in grado di emulare un maestro di telegrafia con metodo Koch è stato realizzato da un radioamatore inglese di nome Ray Goff, con nominativo G4FON. Il suo programma è molto valido ed è scaricabile da qui .
Questo programma oltre all’apprendimento dei caratteri, permette di esercitarsi sulle abbreviazioni e sulle parole più usate in telegrafia, su esempi di QSO o su un testo scelto dall’utente importabile in formato txt. Per aumentare la realtà e difficoltà della ricezione è possibile selezionare le opzioni noise level, signal strength e la possibilità di scegliere difetti di manipolazione.

La prima cosa da fare prima di iniziare ad imparare è togliersi dalla mente l’idea dei punti e delle linee, il concetto dei punti e linee verranno reintrodotti più avanti.

Per iniziare bisogna prima imparare a ricevere, io consiglio di inziare con le lettere:

  • C e Q, che sono una coppia di lettere che si usa per fare chiamata, e si sentiranno spesso, sintonizzandosi su qualsiasi frequenza adibita al CW in HF (CQ …)
  • aggiungere poi D ed E, che completano il messaggio di chiamata. (CQ DE …)
  • successivamente consiglio di imparare le lettere del proprio indicativo ad esempio, nel mio caso I,Z,K,B,A, se sembrano troppe, introdurle graduatamente, viceversa se il proprio indicativo contiene lettere doppie o lettere gia imparate, come C,Q,D,E, introdurre le restanti. Esercitarci a ricevere i numeri dopo aver imparato prima le lettere.

Non scrivere le lettere trasmesse dal software durante l’esercitazione con la tastiera del PC, ma scriverle a mano con una matita. Verrà più naturale e veloce, non dovrete andarle a cercare sulla tastiera, gli errori saranno minimi.

Il tasto telegrafico

Il tasto telegrafico è lo strumento che ci permette di comporre il messaggio, è l’oggetto che tocchiamo per passare il messaggio dalla nostra mano alla radio, è quindi paragonabile ad una penna. Per scrivere su un foglio ci sono diversi tipi di penne, chi preferisce le biro, e chi invece le stilografiche, la qualità della penna influisce sulla qualità della grafia; anche nella telegrafia un buon tasto ci permette di inviare il messaggio in modo migliore, senza errori di battitura o errori dovuti a falsi contatti e con velocità migliori, senza stancare il polso.
Un tasto i cui contatti si ossidano genera degli errori per falso contatto, ovvero, un punto in una lettera che ne contiene piu di uno, può essere saltato, ad esempio la lettera B, composta da —••• per colpa di un falso contatto può venire —•• ossia D, oppure ancora —• • ossia NE, ed ancora — •• ossia TI. Nel caso delle linee, la lettera R, composta da •—• può venire •••• ossia H in caso di falso contatto al momento della battuta sulla linea.

I tasti telegrafici si dividono in due tipi, quelli verticali, che tutti hanno visto in televisione, sono quelli che generano contatto abbassando il pomello. Questi tasti sono ecomomici, ma non permettono di raggiungere grandi velocità. Inoltre il tono generato è in funzione a quanto tempo il contatto si tiene chiuso, solo dopo tanta esperienza si riusciranno a battere i punti e le linee tutte della stessa durata, cosi come le pause tra i vari caratteri. Il tono viene emesso in maniera continua fin quando il tasto è abbassato.
I tasti telegrafici orizzontali invece sono composti da tue leve a scorrimento orizzontale, una esegue i punti, in genere la sinistra ed una le linee, in genere la destra. I toni vengono scanditi da un sistema elettronico chiamato Keyer che si trova all’interno della radio nei modelli più recenti oppure esterno per essere collegato alle radio più vecchie. Tutti i punti e tutte le linee avranno la stessa lunghezza, controllata dal micorprocessore del keyer. Tenendo premuta una delle due pale, verranno eseguiti una serie di punti o di linee, premendole contemporaneamente si alterneranno linea punto. Esistono anche vecchi keyer meccanici, i cui punti sono dati dal rimbalzo di un contrappeso sul contatto.

Il keyer

Il keyer è lo strumento che rileva la pressione delle palette del paddle e di conseguenza genera i vari punti e linee.
Nelle radio di produzione anni ’90 in poi è entrocontenuto, mentre le radio più antiche hanno solo l’ingresso per il tasto verticale, al quale è possibile collegarvi un tasto orizzontale di tipo BUG, ossia meccanico, oppure un keyer elettronico esterno.

Ogni radio ha un keyer diverso dagli altri, fino a quando si trasmette a velocità limitate, non si avvertono differenze di risposta nella pressione del tasto, mentre a velocità di battitura maggiori, è possibile trovarsi a disagio poichè ogni keyer ha i suoi tempi, le sue durate dei segni, le sue pause tra un segno e l’altro; quindi trasmettendo con radio diverse si potrebbero avere difficoltà poichè la mano è abituata ai tempi di un keyer diverso da quello che si sta usando al momento.

Esercizi di trasmissione

Esercitarsi parallelamente alla trasmissione, evitare di azzardare da subito i primi QSO per chiacchierare, ma iniziare graduatamente.
L’operatore radiotelegrafico alle prime armi, deve imparare bene a capire come il suo tasto telegrafico risponde ai comandi. Innanzi tutto bisogna imparare ad ascoltare quello che si sta digitando per poter fare un auto verifica.

Un esercizio che consiglio a chi ha davanti a se un tasto telegrafico per la prima volta, è quello di esercitarsi con i punti, indi con il pollice della mano destra.

  • Iniziare a trasmettere con una velocità di 12WPM le lettere E,I,S,H,5, ed il codice di errore composto da sei punti; le altre lettere, lette in sequenza sono composte da soli punti, partendo da un punto della E, fino a quattro punti della H ed i cinque punti del numero 5, il codice di errore è composto da sei punti. Ripetere questa sequenza, un punto, due punti, ecc, fino a sei punti, ed eseguirla al contrario, sei punti, cinque, quattro, ecc. per poi ripartire.
    Eseguite questo esercizio varie volte durante i primi giorni, vi allenerà ad avere un feedback con il vostro tasto. Sembra semplice, ma probabilmente vi renderete conto che è facile sbagliare. La velocità è molto soggettiva, se non riuscite a trasmettere a 12wpm, e vi accorgete di fare troppi errori, abbassare la velocità e rialzarla una volta presa pratica. Guarda il video della lezione
  • Successivamente fare lo stesso esercizio con le lettere N,D,B,6, che hanno la caratteristica di avere la linea prima della serie di punti, dopo aver preso confidenza con queste introdurre G e Z, che hanno due linee prima del punto o punti. Guarda il video della lezione
  • Passare ad esercitarsi con le lettere che hanno solo linee: T, M, O ed il numero 0. Da questo momento la velocità può essere alzata a 15wpm, essendo le linee più semplici da gestire rispetto ai punti. Ovviamente se non si riesce ad eseguire correttamente l’esercizio, abbassare la velocità per rialzarla quando di ha preso dimistichezza. Guarda il video della lezione
  • L’allenamento ora continua con le lettere che iniziano con punti e finiscono con linee, le lettere da studiare sono A, W, J ed il numero 1. Guarda il video della lezione
  • A questo punto, dopo aver preso confidenza con l’ascolto e feedback con il tasto, possiamo iniziare ad esercitarci con le lettere che hanno i segni linea e punto misti, C, Q, Y, P ed X. Guarda il video della lezione
  • Per completare le lettere, esercitarsi con le ultime: L, F, K, R. Guarda il video della lezione
  • Dopo aver preso confidenza con le lettere, si può passare ad allenare la trasmissione dei numeri, essi hanno molta similitudine con le lettere, la loro trasmissione non è difficile perché iniziano o con i punti e finiscono con le linee, oppure iniziano con linee e finiscono con i punti. L’unica cosa su cui prestare attenzione è la giusta durata del pollice sulla leva dei punti, onde evitare di inviare il carattere sbagliato. La difficoltà può stare nella lunghezza del codice che in tutti i numeri è di cinque segni. L’esercizio consiste nel trasmettere i numeri da 1 a 5. Guarda il video della lezione Successivamente i numeri da 6 a 9 ed il numero 0. Guarda il video della lezione
  • Dopo aver imparato lettere e numeri, si può passare alla punteggiatura. Guarda il video della lezione
  • In fine vanno imparate le abbreviazioni usate in telegrafia. Guarda il video della lezione

Frequenze training CW

Le frequenze che vengono usate in Italia per allenarsi in CW (lumachine poiché trasmettono lentamente), di solito sono 3565kHz e 3568kHz per quanto riguarda gli 80 metri, banda che viene utilizzata soprattutto nel periodo invernale; 7031kHz per i 40 metri, banda usata per quasi tutto l’anno durante il giorno; 10130kHz per i 30 metri e 14050 per i 20 metri; 28050kHz in 10 metri era la vecchia frequenza di allenamento dei radioamatori patentati con licenza speciale, che solo nella stazione di un radioamatore con licenza ordinaria ed in sua presenza, potevano trasmettere in CW per allenarsi, questa frequenza viene usata ancora localmente per training, in giorni di propagazione particolare è possibile effettuare collegamenti a livello nazionale.
All’estero, per quanto riguarda gli americani statunitensi, segnalo 7100kHz e 14040kHz; radioamatori nord-europei si possono trovare a 3540kHz, e 14050kHz.

Le frequenze non sono assolute, di solito sono quelle riportate ma non raramente le stazioni per motivi di QRM, QRN, oppure QRG occupata, possono spostarsi di qualche kHz. Su queste frequenze si trovano radioamatori che intendono migliorare la loro capacità di ricetrasmissione in telegrafia a volte affiancati anche da radioamatori molto esperti che scelgono di scendere di velocità e consigliare\aiutare i meno pratici.

E’ possibile ricevere anche la stazione radio di training dell’esercito francese, FAV22 ed F9TM.

Siti di riferimento ed approfondimento

Volevo segnalare alcuni siti che ritengo interessanti, e consiglio la lettura a chi vuole imparare per bene la telegrafia.

Italo I0YQX
http://www.telegrafia.it/

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