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Le bande radioamatoriali da 0 a 1200MHz

In questa pagina darò una descrizione sommaria per introdurre e far conoscere le caratteristiche principali delle varie bande destinate all’uso radioamatoriale, ormai è facile trovare ricevitori in grado di ricevere da pochi kHz fino al GHz, descriverò quindi in ordine le varie porzioni di frequenze.
Ho realizzato anche una pagina in cui descrivo le caratteristiche delle bande di radiodiffusione internazionale in onde corte, medie e lunghe.
In fondo alla pagina ho descritto anche alcune parole o concetti più volte enunciati nei seguenti paragrafi, qualora non se ne conoscesse il significato è possibile scoprirlo in fondo alla pagina, ho messo in grasetto tali parole.

Le bande radioamatoriali sono identificate con la loro lunghezza d’onda in metri o sottomultipli del metro:

La banda dei 160 metri (top band)

E’ la banda radioamatoriale a frequenza più bassa, questa banda è frequentata da pochi in quanto per la trasmissione sono necessarie antenne di notevoli dimensioni e potenza; se si volesse realizzare un dipolo efficiente, dovrebbe avere i bracci di 40 metri ciascuno ed essere posto almeno ad un altezza di 40 metri dal suolo.
Le frequenze a disposizione non sono molte, da 1800kHz a 1900kHz, la banda è esclusivamente notturna ed il miglior periodo dell’anno è senz’altro quello invernale quando il rumore di fondo QRN è inferiore, l’attività principale è quella nazionale per onda di terra, i DX solitamente sono a livello europeo, in condizioni favorevoli è possibile raggiungere il Nord America.
Raggiungere diplomi come WAS e DXCC è molto difficile, difatti gli è stato dato il soprannome Top Band, solo le stazioni “al top” riescono ad impiegarla. Questa e le prossime due bande radioamatoriale, vengono definite “bande basse”.

La banda degli 80 metri

Banda tipicamente notturna ed invernale, in codesti momenti il rumore naturale (QRN) è minimo.
La banda si apre dopo il tramonto e rende bene per i collegamenti nazionali a corta distanza, i DX si svolgono nella parte alta della gamma solitamente a livello europeo, è comunque possibile sfruttando i momenti di buona propagazione collegare praticamente tutto il globo. Anche qui le antenne da impiegare per avere un rendimento decente sono grandi, 20 metri di lunghezza per i bracci di un dipolo, che andrebbe collocato almeno ad una ventina di metri dal suolo, bisogna poi utilizzare un po’ di potenza per farsi ascoltare bene.
Questa insieme alla banda dei 160 metri e alla banda dei 40 metri, vengono definite “bande basse”.

La banda dei 40 metri

Il salotto italiano, così viene spesso definita in quanto molto utilizzata per i collegamenti nazionali, fino al 2007 era ampia solo 100kHz, ora si estende dai 7000kHz ai 7200kHz. Il suo comportamento varia molto durante l’anno ed al variare delle ore del giorno: solitamente in inverno e di giorno la propagazione è a skip corto e permette facili collegamenti nazionali, di notte lo skip si allunga solitamente a livello europeo, la notte arrivano forti spagnoli, tedeschi, russi ed ucraini, soprattutto i propagandisti del conflitto Russo-Ucraino; l’estate invece di giorno è poco utilizzabile in quanto c’è molta presenza di rumore naturale, la notte invece il QRN scende e lo skip è lungo.
In condizioni di propagazione favorevole è comunque possibile effettuare collegamenti con tutto il mondo, non è difficile raggiungere il DXCC ed il WAS. Questa è la banda a lunghezza d’onda minore tra quelle definite “bande basse”.

La banda dei 30 metri

In questa banda WARC non è possibile operare in fonia come da band plan, per via delle sue caratteristiche assomiglia molto come aperture alla banda dei 40 metri, solamente lo skip è generalmente lungo. Insomma banda da DX funziona bene nei periodi freddi e di sera.

La banda dei 20 metri

E’ la banda più utilizzata in assoluto dai radioamatori per i DX, per via della sua ottima resa e perché è una banda che è possibile utilizzarla sia di notte che di giorno, nei mesi freddi ed in quelli caldi. Con potenze intorno ai 100 Watt è possibile collegare tutto il mondo, anche le antenne iniziano ad avere dimensioni abbordabili per tutti, si comporta bene sia in polarizzazione orizzontale che verticale, è l’unica banda forse in cui si trova attività tutti i giorni a tutte le ore. Non molto idonea per attività locali.
E’ la banda più facile, il diploma DXCC in questa banda può essere raggiunto anche in un solo giorno se si è fortunati ed in quel giorno c’è magari un contest.

La banda dei 17 metri

Questa banda WARC è orientata ai DX, attività locale poco indicata per via dello skip lungo, le condizioni propagative sono una via di mezzo tra le bande decametriche dei 20 e dei 15 metri.
In sintesi, funziona bene al mattino e alla sera, periodi migliori sono in primavera ed in autunno, d’estate ha uno skip strano, l’inverno tende a chiudersi.

La banda dei 15 metri

Iniziano le “bande estive”, i periodi migliori sono quelli primaverili ed autunnali, l’inverno la banda si chiude, l’estate è aperta ma può essere rumorosa.
Buona banda DX, con poca potenza è possibile collegare facilmente stazioni da qualsiasi parte del mondo, attività locale praticamente impossibile per via dello skip lungo.

La banda dei 12 metri

Banda WARC che ha le caratteristiche molto simili alla banda dei 10 metri, descritta nei prossimi paragrafi, in sintesi, banda estiva e diurna, adatta solo a collegamenti a lunga distanza, buona resa, con poca potenza si collega tutto il mondo, molto sensibile all’attività solare; le aperture in ES hanno durata variabile.

La banda cittadina degli 11 Metri (CB)

Essa non è una banda radioamatoriale! E’ destinata all’uso privato collettivo, ossia è una banda in cui le persone possono parlare tra di loro senza necessità di autorizzazioni o patente, vi sono però delle restrizioni specifiche: apparato radio omologato, antenne omnidirezionali, potenza massima 4W, è vietato il collegamento internazionale.
Questa banda ha avuto una notevole diffusione dagli anni ’70 fino alla metà dei ’90, descrivere la storia della banda cittadina richiede una pagina a sé in quanto l’argomento è ampio, rimando quindi alla lettura della pagina ad essa dedicata.
Poiché negli anni ’80 ci fu un picco di utilizzo, fu allocata una seconda banda cittadina a 43MHz dedicata agli scopi professionali, ma essendo gli apparati non compatibili tra loro poiché le frequenze sono ben diverse, e con l’inizio della diffusione della telefonia cellulare, la banda CB dei 43MHz ebbe poco successo.

La banda dei 10 metri

La banda radioamatoriale dei 10 metri è una banda molto molto interessante, tanto per i radioamatori quanto per i radioascoltatori SWL, in quanto oltre a permettere nei periodi di alta propagazione di effettuare QSO agli antipodi del mondo con potenze bassissime, nei suoi 1.7MHz di larghezza di banda c’è spazio anche per le modulazioni a banda larga come l’AM e l’FM con anche i ripetitori, allocati come da band plan nella porzione finale, soprattutto in passato erano presenti anche down-link di satelliti radioamatoriali (RS-15). Banda per eccellenza per lo studio della propagazione, difatti i beacon sono allocati in questa banda.
In 10 metri è possibile ricevere, sempre nei periodi di picco della propagazione, una serie di segnali non radioamatoriali per la gioia degli SWL, come radioboe da pesca, telemetrie, ionosonde, taxi russi e cercapersone, trasmissioni militari e molto altro, il sito HF-underground ha dedicato una specifica sezione a questi segnali. Nei periodi di bassa attività solare la banda può rimanere chiusa per mesi, utilizzata però per collegamenti locali

La banda dei 6 metri (magic band)

Una particolare banda radioamatoriale è quella dei 6 metri, è una banda molto sensibile alla propagazione, ossia bisogna attendere il giusto momento del giorno, del giusto periodo dell’anno e del giusto periodo del ciclo solare; se si “becca” il periodo giusto è possibile con basse potenze effettuare QSO internazionali, per questo motivo viene soprannominata “la banda magica”.
Possiamo generalizzare che è una banda che funziona solo quando c’è il picco dell’attività solare, è una banda diurna e primaverile, difatti il periodo migliore per tentare collegamenti particolare è nei mesi di Maggio e Giugno, l’antenna direttiva è quasi d’obbligo, anche se con le omnidirezionali e con FT8 è possibile “lavorare” paesi distanti anche 5000km, nei momenti di E-sporadico la propagazione si apre magicamente ed i segnali arrivano forti, ad esempio dal Brasile, dal Sud Africa, ecc, queste aperture però durano pochi minuti. La banda resta praticamente deserta negli altri periodi dell’anno e del ciclo solare, può rimanere muta per anni, raggiungere diplomi come DXCC e WAS inizia ad essere molto impegnativo e può impiegare anni.
Il sito sixitalia.net si occupa di documentare l’attività su questa banda giorno per giorno.

La banda dei 2 metri

Banda VHF larga 2MHz a partire da 144MHz, l’attività DX è concentrata nel periodo estivo, sovente da Roma è possibile riceve stazioni dalla Toscana, e addirittura dalla Sicilia e Sardegna, nelle giornate particolarmente favorevoli è possibile ricevere stazioni dalla Spagna.
La notte di Capodanno del 2022 ci fu un eccezionale caso di “propagazione a doppio condotto”, nella giornata del 31 Dicembre 2021 la zona di Roma fu avvolta da una insolita e fittissima nebbia, stando ai bollettini meteo, tale nebbia copriva anche un ampia zona sul Mar Tirreno, tale condizione ha permesso al segnale radio di viaggiare in un condotto tra riflessione ionosferica e riflessione su nebbia.
In un mio video ho documentato un QSO via ripetitore locale impegnato da radioamatori spagnoli.
La banda è suddivisa nel seguente modo: all’inizio c’è l’attività CW ed SSB, seguono i beacon, poi i modi digitali, al momento si usa praticamente solo FT8 e MSK144, sono possibili anche collegamenti via riflessione lunare (Earth Moon Earth) in SSB, vi è poi lo spazio alle frequenze per collegamenti in diretta ed ad un particolare sistema di trasmissione dati Packet/APRS.
Dai 145MHz in su, abbiamo la parte dedicata agli ingressi ed uscita dei ripetitori (duplex), infine la porzione finale (da 145.800) è dedicata esclusivamente al traffico satellitare, sono vietati i collegamenti terra-terra.

La banda dei 70 centimetri

Banda UHF, anche qui si concentra l’attività satellitare ed il traffico mediante ponti ripetitori, per i collegamenti DX è fondamentale disporre di antenne ad alta direttività.

La banda dei 23 centimetri

Siamo arrivati poco sopra il GHz con la banda radioamatoriale dei 23cm, andava molto di moda negli anni ’90, difatti venivano venduti anche apparati portatili in grado di funzionare su questa banda, si sperimentava molto, antenne, transverter, ecc, all’epoca la tecnologia “economica” era al limite, si adattava attrezzatura professionale o surplus/militare; dagli anni 2000 ha perso interesse, qui su Roma è difficile ormai trovare QSO in diretta, sono stati disattivati diversi ripetitori e ne rimane solo uno frequentato di rado.
Essendo questa banda molto ampia è possibile sperimentare anche la ricetrasmissione video mediante ATV (Amatorial TeleVision), in analogico ed in temi più recenti in digitale, c’erano pure i ripetitori specifici, cosa al giorno d’oggi ormai impensabile.
Viene erroneamente definita banda SHF, ma essa appartiene ancora alla porzione UHF.

Le bande sperimentali e temporanee

Vi sono anche alcune bande sperimentali, vengono assegnate temporaneamente ai radioamatori su comunicazione del ministero, sono esse le bande dei 4 Metri ed 8 Metri, hanno caratteristiche simili alla banda dei 6 metri. La banda sperimentale dei 60 metri invece ha caratteristiche simili a quella degli 80 metri, non in tutti i paesi del mondo sono concesse, ne è pertanto vietato l’utilizzo in contest ed i diplomi internazionali come DXCC, ecc, non sono valevoli su queste bande.

Le bande radioamatoriali non sono finite qui! Ce ne sono ancora a frequenze più alte, ma la mia esperienza nelle micro onde è poca e nulla, quindi non le illustrerò. Descriverò invece alcuni concetti e parole che ho utilizzato nei paragrafi precedenti:

Lunghezza d’onda

L’onda elettromagnetica si propaga nell’etere, ma tutte le onde di tutti i trasmettitori nel mondo sono uguali? No! La prima cosa che notiamo osservando virtualmente due onde è che la loro lunghezza è diversa, questo è inversamente proporzionale alla frequenza. La formula per il calcolo della lunghezza d’onda è data dall’equazione (tipica domanda da esame per la patente da radioamatore):

V velocità della luce / F frequenza di lavoro = λ lunghezza d’onda

ossia si divide il valore della velocità propagativa del mezzo, in questo caso il segnale elettrico si propaga alla velocità della luce nell’etere, per la frequenza di lavoro; facendo attenzione alle unità di misura, ossia la velocità della luce è espressa in Km/h, quindi la frequenza deve essere espressa in KHz. Un esempio rapido:

  • DIVIDENDO: 300000km/s per la velocità della luce approssimata per eccesso (299792,458km/s)
  • DIVISORE: 145000KHz di frequenza (145MHz)
  • RISULTATO: otterremo un risultato di circa 2, quindi banda dei 2 metri.

Larghezza di banda

La larghezza di banda è l’estensione nel dominio delle frequenze di una specifica banda radio, praticamente un delta, una distanza tra la frequenza più alta e quella più bassa. La larghezza di banda della banda dei 2 metri è 2 MHz, ossia la differenza tra la 146 e 144MHz: 146MHz-144MHz=2MHz.
Anche filtri, antenne, cavi, ecc hanno una loro larghezza di banda, che in pratica è il range di frequenze nel quale è previsto il loro funzionamento.

Le bande WARC

Le bande WARC sono le gamme dei 30, 17 e 12 metri, rispettivamente 10.100~10.150kHz, 18.068~18.168kHz e 24.890~24.990kHz, la loro larghezza di banda è molto piccola; l’attività contest è vietata. Il nome deriva dal fatto che furono aggiunte a quelle già adibite al servizio radioamatoriale (decametriche) in seguito alla WARC (World Amateur Radio Conference) del 1979. Da qualche parte, ad esempio manuali di vecchie radio, sono indicate come “WARC-79”, apparati prodotti entro i primi anni ’80 potevano non coprire queste frequenze.

Il band plan

Il piano di banda, definisce per ogni banda come essa è suddivisa e a quali scopi sono riservati i propri segmenti, ad esempio, segmento CW, segmento beacon, segmento FM, ecc.

I contest

I contest sono vere e proprie gare tra radioamatori, possono essere nazionali ma soprattutto internazionali, c’è un ente che pianifica la competizione e ne fissa le regole. I partecipanti dovranno attenersi ai regolamenti ed inviare il proprio logbook con i collegamenti effettuati al coordinatore, il sistema ne elaborerà poi i punteggi e le classifiche, sono previsti anche premi simbolici per i miglior classificati.

Il codice Q

Ho spesso usato delle strane sigle che iniziano tutte con la lettera Q: QRM, QSO, ecc, fanno parte del codice Q, in cui appunto tutti i codici iniziano con la lettera Q.
Fu introdotto per snellire e velocizzare le comunicazioni radiotelegrafiche, anziché inviare numerosi caratteri per indicare ad esempio la presenza di rumore, bastava codificare la sigla QRM, riporto alcuni codici più utilizzati in ambito radioamatoriale.

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